A cause delle basse temperature, negli ultimi giorni si è verificato un incremento nel prezzo della frutta e la verdura.
Ad esempio il prezzo dei finocchi è salito di mezzo euro al chilo. La cifra fa riferimento a due rapporti della Camera di Commercio di Bologna. Nel primo (aggiornato al 22 dicembre 2016) il valore è compreso tra 2,20 e 2,40 euro/chilo; nel secondo, rilevato venerdì scorso, l’oscillazione è tra 2,70 e 2,90 euro/chilo.
Un operatore del mercato ortofrutticoli all'ingrosso spiega: “Alcuni ortaggi sono saliti alle stelle per colpa del gelo e del freddo. Alcuni finocchi, per esempio, sono stati raccolti sotto mezzo metro di neve. Tra essi, taluni arrivano congelati e sono venduti con il loro vecchio prezzo, senza aumento. Sono comunque di qualità”.
Essendo aumentati i costi, il Mercato rischierebbe di ridurre o azzerare i guadagni, se non di andare in perdita. Lo stesso si può dire per chi utilizza la sede di via Gandhi per la distribuzione. L’anello finale è sempre il consumatore, che si ritrova a spendere di più per tale catena di maggiorazioni.
Intanto Adriano Gibertini esperto del settore Frutta nel Mercato ha detto: “I clienti sono abituati troppo bene perché questo non è il momento per prendere radicchi e cipolle di Tropea, ma loro li cercano tutto l’anno”. Senza considerare il pomodoro a grappolo, il cui prezzo è salito da un massimo di 2,80 euro al chilo a 3,40 euro al chilo. Di venti centesimi al chilo, secondo i dati, sono cresciuti i prezzi delle clementine (da 2,30 a 2,50 euro/chilo come prezzo massimo).
Gibertini ha anche aggiunto: “Per il freddo hanno cambiato anche sapore e adesso sono un po’ più amarognole. Anche le banane hanno avuto qualche problema”. Più contenuto l’incremento per i mandarini. I valori massimi sono passati da 2,20 a 2,30 euro/chilo nei due periodi di riferimento. Nel campo degli agrumi c’è anche altro.
“Alcune attività hanno avuto oggettive difficoltà mentre altre avevano già fatto magazzino prima delle nevicate. Tra le seconde c’è però chi vende i prodotti come
se avesse avuto problemi nella raccolta. Cosa non vera. Ma come si fa a dimostrare?”.